Officina Malanotte è un progetto di arte contemporanea e di riattivazione di uno spazio industriale costituito da una residenza per artisti. L’iniziativa, realizzata dalla tenuta Bonotto Delle Tezze e curata da Daniele Capra, ha visto coinvolti nella prima edizione cinque tra le figure più significative del panorama del nostro paese. Thomas Braida, Beatrice Meoni, Nazzarena Poli Maramotti, Chris Rocchegiani e Alessandro Roma, tra maggio e giugno, sono stati ospiti dell’azienda per tre settimane trasformando l’ex officina meccanica nel proprio studio. Una mostra finale, visibile fino a luglio, raccoglie il frutto della ricerca svolta.
Officina Malanotte ha preso forma in un ex edificio industriale nella centro di Tezze di Piave, borgo di Vazzola (Tv). Il capannone, costruito nel periodo del boom economico, è stato nel passato un’officina per la vendita e la riparazione di macchinari per l’agricoltura. L’azienda Bonotto Delle Tezze, da qualche tempo proprietaria dell’immobile, ha maturato il desiderio di scrivere una pagina nuova per il luogo, destinandolo ad attività di natura culturale. Il progetto fa dell’arte e della sua capacità di lettura uno stimolo di rigenerazione e, insieme, è da parte di Bonotto Delle Tezze una forma di restituzione culturale al luogo in cui l’azienda ha avuto la possibilità di crescere.
Il nome scelto fonde insieme la storia stessa dell’edificio e il toponimo di Borgo Malanotte, uno dei nuclei del paese di Tezze di Piave (che dà il nome anche al Malanotte del Piave Docg, uno dei vini rossi più significativi realizzati nell’area). Officina Malanotte è così indicativa della volontà di coniugare le logiche del territorio con quelle della cultura del lavoro, la tradizione con la sperimentazione più ardita.
Per un periodo di tre settimane gli artisti hanno vissuto a Tezze di Piave facendo dell’ex officina il proprio atelier. Gli artisti, liberi di condurre la propria ricerca, hanno potuto confrontare con lo spazio e la sua storia, con il contesto paesaggistico e naturale del piccolo centro trevigiano e, più in generale, con tutte le realtà più significative dell’area geografica. Non sono mancate delle visite in studio realizzate per gli addetti ai lavori (quali curatori, galleristi, collezionisti e colleghi artisti), ma anche il confronto con alcune delle realtà culturali, del mondo del vino e del lavoro attive nel territorio, che hanno preso forma attraverso appuntamenti mirati, degustazioni e artperitivi.
Officina Malanotte è un progetto di arte contemporanea e di riattivazione di uno spazio industriale costituito da una residenza per artisti. L’iniziativa, realizzata dalla tenuta Bonotto Delle Tezze e curata da Daniele Capra, ha visto coinvolti nella prima edizione cinque tra le figure più significative del panorama del nostro paese. Thomas Braida, Beatrice Meoni, Nazzarena Poli Maramotti, Chris Rocchegiani e Alessandro Roma, tra maggio e giugno, sono stati ospiti dell’azienda per tre settimane trasformando l’ex officina meccanica nel proprio studio. Una mostra finale, visibile fino a luglio, raccoglie il frutto della ricerca svolta.
Officina Malanotte ha preso forma in un ex edificio industriale nella centro di Tezze di Piave, borgo di Vazzola (Tv). Il capannone, costruito nel periodo del boom economico, è stato nel passato un’officina per la vendita e la riparazione di macchinari per l’agricoltura. L’azienda Bonotto Delle Tezze, da qualche tempo proprietaria dell’immobile, ha maturato il desiderio di scrivere una pagina nuova per il luogo, destinandolo ad attività di natura culturale. Il progetto fa dell’arte e della sua capacità di lettura uno stimolo di rigenerazione e, insieme, è da parte di Bonotto Delle Tezze una forma di restituzione culturale al luogo in cui l’azienda ha avuto la possibilità di crescere.
Il nome scelto fonde insieme la storia stessa dell’edificio e il toponimo di Borgo Malanotte, uno dei nuclei del paese di Tezze di Piave (che dà il nome anche al Malanotte del Piave Docg, uno dei vini rossi più significativi realizzati nell’area). Officina Malanotte è così indicativa della volontà di coniugare le logiche del territorio con quelle della cultura del lavoro, la tradizione con la sperimentazione più ardita.
Per un periodo di tre settimane gli artisti hanno vissuto a Tezze di Piave facendo dell’ex officina il proprio atelier. Gli artisti, liberi di condurre la propria ricerca, hanno potuto confrontare con lo spazio e la sua storia, con il contesto paesaggistico e naturale del piccolo centro trevigiano e, più in generale, con tutte le realtà più significative dell’area geografica. Non sono mancate delle visite in studio realizzate per gli addetti ai lavori (quali curatori, galleristi, collezionisti e colleghi artisti), ma anche il confronto con alcune delle realtà culturali, del mondo del vino e del lavoro attive nel territorio, che hanno preso forma attraverso appuntamenti mirati, degustazioni e artperitivi.
© OFFICINA MALANOTTE, 2024 | Privacy policy
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