TENUTA BONOTTO DELLE TEZZE
La tenuta Bonotto Delle Tezze continua la plurisecolare tradizione viticola dell’omonima famiglia, nel piccolo paese di Tezze, nel cuore della campagna trevigiana. La coltivazione delle vigne segue il corso del fiume Piave, dalle colline fino alle aperte e ampie pianure alluvionali, caratterizzate dall’avvicendarsi continuo di sassi e di argille. Nell’antica corte nascono le prestigiose etichette della cantina come il Col Real, Rive di Collalbrigo Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene Docg, e il Malanotte del Piave Docg, da vitigno Raboso del Piave.
TEZZE DI PIAVE
Tezze di Piave è un piccolo centro nel comune di Vazzola, collocato nella provincia di Treviso tra le città di Conegliano e Oderzo sul lato sinistro del fiume Piave. Il nome deriva da “tiede”, cioè “fienili” o “tettoie”, poiché in antichità l’area ha probabilmente avuto la funzione di luogo di ristoro, essendo collocato lungo l’importante via romana Opitergium – Tridentum, percorsa da merci e persone. Il paese, da sempre centro agricolo dedicato alla produzione del vino, è stato coinvolto nelle vicende della Prima Guerra Mondiale e delle battaglie avvenute lungo il Piave tra il 1917 e il 1918, come ancora oggi testimoniato dal cimitero di guerra britannico.
Uno dei nuclei più caratteristici di Tezze di Piave è il Borgo Malanotte, le cui origini risalgono al 1600 quando un ramo dei Malanotti (o Malenotti), nobile famiglia proveniente dal Trentino e poi trasferitasi a Venezia, si insediò in queste zone acquistando terreni agricoli. Il borgo ha conservato la sua fisionomia originale con presenza di villa nobiliare e di file parallele di magazzini, stalle e fienili oggi per lo più convertite ad abitazioni private.
OFFICINA
Lo spazio in cui si è svolta la prima edizione di Officina Malanotte è costituito da un capannone essenziale in due padiglioni edificato dalla famiglia Zanon nel 1972, periodo del miracolo economico. La costruzione veniva utilizzata come concessionaria per trattori e attrezzature per l’agricoltura (era una filiale della SAME) e come officina per l’assistenza, e in parte ancora conserva alcuni reperti del passato disseminati nell’ambiente come il tornio, il trapano a colonna, parte dell’archivio. Chiusa l’attività negli anni Duemila, l’edificio è rimasto inutilizzato per un ventennio: un relitto, come tanti nel Veneto post-industriale, della civiltà delle macchine e del lavoro. Ma, allo stesso modo, anche un luogo che trasmette ancora intatto il desiderio di fare, di operare nel presente e di creare.
TENUTA BONOTTO DELLE TEZZE
La tenuta Bonotto Delle Tezze continua la plurisecolare tradizione viticola dell’omonima famiglia, nel piccolo paese di Tezze, nel cuore della campagna trevigiana. La coltivazione delle vigne segue il corso del fiume Piave, dalle colline fino alle aperte e ampie pianure alluvionali, caratterizzate dall’avvicendarsi continuo di sassi e di argille. Nell’antica corte nascono le prestigiose etichette della cantina come il Col Real, Rive di Collalbrigo Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene Docg, e il Malanotte del Piave Docg, da vitigno Raboso del Piave.
TEZZE DI PIAVE
Tezze di Piave è un piccolo centro nel comune di Vazzola, collocato nella provincia di Treviso tra le città di Conegliano e Oderzo sul lato sinistro del fiume Piave. Il nome deriva da “tiede”, cioè “fienili” o “tettoie”, poiché in antichità l’area ha probabilmente avuto la funzione di luogo di ristoro, essendo collocato lungo l’importante via romana Opitergium – Tridentum, percorsa da merci e persone. Il paese, da sempre centro agricolo dedicato alla produzione del vino, è stato coinvolto nelle vicende della Prima Guerra Mondiale e delle battaglie avvenute lungo il Piave tra il 1917 e il 1918, come ancora oggi testimoniato dal cimitero di guerra britannico.
Uno dei nuclei più caratteristici di Tezze di Piave è il Borgo Malanotte, le cui origini risalgono al 1600 quando un ramo dei Malanotti (o Malenotti), nobile famiglia proveniente dal Trentino e poi trasferitasi a Venezia, si insediò in queste zone acquistando terreni agricoli. Il borgo ha conservato la sua fisionomia originale con presenza di villa nobiliare e di file parallele di magazzini, stalle e fienili oggi per lo più convertite ad abitazioni private.
OFFICINA
Lo spazio in cui si è svolta la prima edizione di Officina Malanotte è costituito da un capannone essenziale in due padiglioni edificato dalla famiglia Zanon nel 1972, periodo del miracolo economico. La costruzione veniva utilizzata come concessionaria per trattori e attrezzature per l’agricoltura (era una filiale della SAME) e come officina per l’assistenza, e in parte ancora conserva alcuni reperti del passato disseminati nell’ambiente come il tornio, il trapano a colonna, parte dell’archivio. Chiusa l’attività negli anni Duemila, l’edificio è rimasto inutilizzato per un ventennio: un relitto, come tanti nel Veneto post-industriale, della civiltà delle macchine e del lavoro. Ma, allo stesso modo, anche un luogo che trasmette ancora intatto il desiderio di fare, di operare nel presente e di creare.
© OFFICINA MALANOTTE, 2024 | Privacy policy
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