Paolo Pretolani, Vermestella, 2023, olio e pigmento fluorescente su tenda di cotone, lampada UV, led blu, 230x300 cm, vista dell’installazione, MA project, Perugia
Paolo Pretolani, Sogno causato dalla puntura d’ape, 2022, oil on canvas, 70 x 40 cm, courtesy l'artista
Paolo Pretolani, Sono proprio io, ma diventato pazzo, 2021, olio su lino, 60 x 40 cm, Collezione privata, Venezia
Paolo Pretolani, Sono proprio io, ma diventato pazzo, 2021, olio su lino, 150 x 120 cm, courtesy l'artista
Paolo Pretolani, Spider, 2022, oil on canvas, 50×30 cm, courtesy l'artista
PAOLO PRETOLANI
La pittura di Paolo Pretolani (Assisi, 1991) è caratterizzata da una fascinazione per il mondo animale e vegetale, di cui l’artista evidenzia la varietà, l’irrefrenabile vitalità e la forte tensione erotica. I suoi dipinti sono contraddistinti dalla presenza di un disegno innervato e da un colore frequentemente sulla soglia del visibile, aspetto che spinge lo spettatore a rallentare lo sguardo alla ricerca dei dettagli sulla superficie. Ha esposto alla Galleria di Arte Moderna di Torino, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, Fabrica de San Pedro Uruapan a Città del Messico, Museo Carà, Muggia, Museo Santa Maria della Scala, Siena, Trieste Contemporanea, Trieste, Marsèlleria, Milano, Monitor Gallery, Roma, Marina Bastianello Gallery, Mestre Venezia. Vive e lavora a Venezia e a Perugia.
FABRIZIO PREVEDELLO
Nelle opere di Fabrizio Prevedello (Padova, 1972) si alternano liberamente marmo di risulta, metallo, pietra e cemento. La sua pratica, essenzialmente di natura scultorea, nasce da un interesse per gli elementi del paesaggio montano sia naturale che antropizzato. In particolare l’orografia delle catene montuose, il bosco, ma anche le cave e le diverse strutture con cui gli uomini si relazionano con la montagna, sono i punti di partenza per opere in cui natura e manufatto umano sono fianco a fianco. Ha esposto a Palazzo Fortuny, Venezia, Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato, Museo Nazionale della Montagna, Torino, Ferdinandeum, Innsbruck, Camec, La Spezia, Barriera, Torino, Roma, Cardelli & Fontana, Sarzana, z20 Sara Zanin Gallery. Vive e lavora in Versilia.
Fabrizio Prevedello, Luogo (280), 2019, acciaio, colore, gesso, marmo, rame, 147 x 109 x 19 cm, courtesy l'artista, Cardelli&Fontana arte contemporanea, Z2O Sara Zanin
Fabrizio Prevedello, Rosone (186), 2017, ferro, gomma, vetro, 311 x 284 x 200 cm, courtesy l'artista, Cardelli&Fontana arte contemporanea, Z2O Sara Zanin
Fabrizio Prevedello, Senza titolo (135), 2015, cemento armato, marmo, olio distaccante, 16 x 13 x 21 cm, courtesy l'artista, Cardelli&Fontana arte contemporanea, Z2O, foto Camilla Maria Santini 1
Fabrizio Prevedello, Senza titolo (135), 2015, cemento armato, marmo, olio distaccante, 16 x 13 x 21 cm, courtesy l'artista, Cardelli&Fontana arte contemporanea, Z2O, foto Camilla Maria Santini 2
Fabrizio Prevedello, Senza titolo (281), 2017-23, gesso, acciaio, marmo, legno di faggio, olio motore, 64 x 36 x 33 cm, courtesy l'artista, Cardelli&Fontana arte cont., Z2O Sara Zanin
Eleonora Rinaldi, Danza di farfalle inquiete, 2023, olio su tela, dittico, ciascun elemento 200 x 150, courtesy Edge Art Space, Torino
Eleonora Rinaldi, Pomeriggio d’ovatta, 2023, olio su tela, 150 x 200 cm, courtesy Edge Art Space, Torino
Eleonora Rinaldi, Silver suns, 2024, olio su tela, 120 x 100 cm, courtesy di Edge Art Space, Torino, foto Pierluigi Buttò
Eleonora Rinaldi, The drawned, 2024, olio su tela, 120x 100 cm, courtesy di Edge Art Space, Torino, foto Pierluigi Buttò
Eleonora Rinaldi, Those golden fish, 2024, olio su tela, 120 x 100 cm, courtesy di Edge Art Space, Torino, foto Pierluigi Buttò
ELEONORA RINALDI
La ricerca di Eleonora Rinaldi (Udine, 1994) è caratterizzata dall’impiego del disegno e della pittura su tela. I suoi lavori sono dotati di un’atmosfera metafisica sospesa e di una forte carica magica, che si manifestano in una figurazione lineare e vellutata, e nell’impiego di colori dalle tonalità antinaturali. Animali e uomini nel paesaggio sono i soggetti ricorrenti dei suoi dipinti, immersi frequentemente in un senso di mistero intrigante e vaporoso. Ha esposto ai Musei Civici di Gorizia, Centro San Vidal, Venezia, Fabbrica del vapore, Milano, Crea, Venezia, RAVE, Trivignano Udinese, Edge Art Space, Torino.
GIORGIA SEVERI
La pratica artistica di Giorgia Severi (Ravenna, 1984) nasce da un interesse verso l’ambiente, il paesaggio e le relazioni tra natura e presenza umana, che esplora in maniera interdisciplinare attraverso la scultura, l’installazione, il frottage, la pittura e il video. I mutamenti climatici ed ecologici dovuti all’antropizzazione, l’estinzione delle specie e la perdita della diversità sono i temi della sua ricerca, in cui spesso agisce mettendosi in relazione con i contesti ambientali e socioculturali direttamente in prima persona. Ha esposto a MUSE, Trento, 56. Biennale d’Arte, Venezia, Museo Nazionale della Montagna, Torino, Istituto Italiano di Cultura, Sidney, Museo di Arte Sacra, Milano, Casa Testori, Novate Milanese, Galleria Studio La Città, Verona.
Giorgia Severi, In the Forest loudly Falling Silent, vista mostra, Studio la Città, Verona, 2022, foto Michele Alberto Sereni
Giorgia Severi, Macaronesia, 2023, tecnica mista su carta e stampa digitale, 200 x 300 cm, foto Michele Alberto Sereni
Giorgia Severi, 2022, trittico, frottage e tecnica mista su tela, 140 x 140 cm ognuno, foto Michele Alberto Sereni
PAOLO PRETOLANI
Paolo Pretolani, Vermestella, 2023, olio e pigmento fluorescente su tenda di cotone, lampada UV, led blu, 230x300 cm, vista dell’installazione, MA project, Perugia
Paolo Pretolani, Sogno causato dalla puntura d’ape, 2022, oil on canvas, 70 x 40 cm, courtesy l'artista
Paolo Pretolani, Sono proprio io, ma diventato pazzo, 2021, olio su lino, 60 x 40 cm, Collezione privata, Venezia
Paolo Pretolani, Sono proprio io, ma diventato pazzo, 2021, olio su lino, 150 x 120 cm, courtesy l'artista
Paolo Pretolani, Spider, 2022, oil on canvas, 50×30 cm, courtesy l'artista
La pittura di Paolo Pretolani (Assisi, 1991) è caratterizzata da una fascinazione per il mondo animale e vegetale, di cui l’artista evidenzia la varietà, l’irrefrenabile vitalità e la forte tensione erotica. I suoi dipinti sono contraddistinti dalla presenza di un disegno innervato e da un colore frequentemente sulla soglia del visibile, aspetto che spinge lo spettatore a rallentare lo sguardo alla ricerca dei dettagli sulla superficie. Ha esposto alla Galleria di Arte Moderna di Torino, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, Fabrica de San Pedro Uruapan a Città del Messico, Museo Carà, Muggia, Museo Santa Maria della Scala, Siena, Trieste Contemporanea, Trieste, Marsèlleria, Milano, Monitor Gallery, Roma, Marina Bastianello Gallery, Mestre Venezia. Vive e lavora a Venezia e a Perugia.
FABRIZIO PREVEDELLO
Fabrizio Prevedello, Luogo (280), 2019, acciaio, colore, gesso, marmo, rame, 147 x 109 x 19 cm, courtesy l'artista, Cardelli&Fontana arte contemporanea, Z2O Sara Zanin
Fabrizio Prevedello, Rosone (186), 2017, ferro, gomma, vetro, 311 x 284 x 200 cm, courtesy l'artista, Cardelli&Fontana arte contemporanea, Z2O Sara Zanin
Fabrizio Prevedello, Senza titolo (135), 2015, cemento armato, marmo, olio distaccante, 16 x 13 x 21 cm, courtesy l'artista, Cardelli&Fontana arte contemporanea, Z2O, foto Camilla Maria Santini 1
Fabrizio Prevedello, Senza titolo (135), 2015, cemento armato, marmo, olio distaccante, 16 x 13 x 21 cm, courtesy l'artista, Cardelli&Fontana arte contemporanea, Z2O, foto Camilla Maria Santini 2
Fabrizio Prevedello, Senza titolo (281), 2017-23, gesso, acciaio, marmo, legno di faggio, olio motore, 64 x 36 x 33 cm, courtesy l'artista, Cardelli&Fontana arte cont., Z2O Sara Zanin
Nelle opere di Fabrizio Prevedello (Padova, 1972) si alternano liberamente marmo di risulta, metallo, pietra e cemento. La sua pratica, essenzialmente di natura scultorea, nasce da un interesse per gli elementi del paesaggio montano sia naturale che antropizzato. In particolare l’orografia delle catene montuose, il bosco, ma anche le cave e le diverse strutture con cui gli uomini si relazionano con la montagna, sono i punti di partenza per opere in cui natura e manufatto umano sono fianco a fianco. Ha esposto a Palazzo Fortuny, Venezia, Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato, Museo Nazionale della Montagna, Torino, Ferdinandeum, Innsbruck, Camec, La Spezia, Barriera, Torino, Roma, Cardelli & Fontana, Sarzana, z20 Sara Zanin Gallery. Vive e lavora in Versilia.
ELEONORA RINALDI
Eleonora Rinaldi, Danza di farfalle inquiete, 2023, olio su tela, dittico, ciascun elemento 200 x 150, courtesy Edge Art Space, Torino
Eleonora Rinaldi, Pomeriggio d’ovatta, 2023, olio su tela, 150 x 200 cm, courtesy Edge Art Space, Torino
Eleonora Rinaldi, Silver suns, 2024, olio su tela, 120 x 100 cm, courtesy di Edge Art Space, Torino, foto Pierluigi Buttò
Eleonora Rinaldi, The drawned, 2024, olio su tela, 120x 100 cm, courtesy di Edge Art Space, Torino, foto Pierluigi Buttò
Eleonora Rinaldi, Those golden fish, 2024, olio su tela, 120 x 100 cm, courtesy di Edge Art Space, Torino, foto Pierluigi Buttò
La ricerca di Eleonora Rinaldi (Udine, 1994) è caratterizzata dall’impiego del disegno e della pittura su tela. I suoi lavori sono dotati di un’atmosfera metafisica sospesa e di una forte carica magica, che si manifestano in una figurazione lineare e vellutata, e nell’impiego di colori dalle tonalità antinaturali. Animali e uomini nel paesaggio sono i soggetti ricorrenti dei suoi dipinti, immersi frequentemente in un senso di mistero intrigante e vaporoso. Ha esposto ai Musei Civici di Gorizia, Centro San Vidal, Venezia, Fabbrica del vapore, Milano, Crea, Venezia, RAVE, Trivignano Udinese, Edge Art Space, Torino.
GIORGIA SEVERI
Giorgia Severi, In the Forest loudly Falling Silent, vista mostra, Studio la Città, Verona, 2022, foto Michele Alberto Sereni
Giorgia Severi, Macaronesia, 2023, tecnica mista su carta e stampa digitale, 200 x 300 cm, foto Michele Alberto Sereni
Giorgia Severi, 2022, trittico, frottage e tecnica mista su tela, 140 x 140 cm ognuno, foto Michele Alberto Sereni
La pratica artistica di Giorgia Severi (Ravenna, 1984) nasce da un interesse verso l’ambiente, il paesaggio e le relazioni tra natura e presenza umana, che esplora in maniera interdisciplinare attraverso la scultura, l’installazione, il frottage, la pittura e il video. I mutamenti climatici ed ecologici dovuti all’antropizzazione, l’estinzione delle specie e la perdita della diversità sono i temi della sua ricerca, in cui spesso agisce mettendosi in relazione con i contesti ambientali e socioculturali direttamente in prima persona. Ha esposto a MUSE, Trento, 56. Biennale d’Arte, Venezia, Museo Nazionale della Montagna, Torino, Istituto Italiano di Cultura, Sidney, Museo di Arte Sacra, Milano, Casa Testori, Novate Milanese, Galleria Studio La Città, Verona.
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