Thomas Braida, Vinsero grazie alla loro foga, 2021, olio su tavola, 25 x 39 cm, courtesy of the artist and Monitor, Rome, Lisboa, ph. Op-Fot
Thomas Braida, Draghi di cò·mo·do, 2021, olio su tela, 40 x 60 cm, courtesy of the artist and Monitor, Rome, Lisboa, ph. Op-Fot
Thomas Braida, Toblerone World War, 2022, olio su tela di lino, 200 x 340 cm, courtesy of the artist and Monitor, Rome, Lisboa, ph. Op-Fot
Thomas Braida, Mele e kiwi a colazione, 2021, olio su tela, 61.3 x 43 cm, courtesy of the artist and Monitor, Rome, Lisboa, ph. Op-Fot
Thomas Braida, Rissa tra gatti con finale a sorpresa, 2021, olio su tela, 90 x 100 cm, courtesy of the artist and Monitor, Rome, Lisboa, ph. Op-Fot
THOMAS BRAIDA
L’opera di Thomas Braida (Gorizia, 1982) è il frutto di una fantasia iperbolica e di uno stile eclettico che gli consentono di rappresentare le situazioni più disparate con un gusto paradossale e un’ironia spesso evidenziata dai titoli. Nei suoi dipinti – popolati da uomini, animali e personaggi borderline – si mescolano alto e basso senza soluzione di continuità. Vicende personali, cultura popolare ed episodi narrativi ripresi dall’iconografia classica si combinano con risultati narrativi e pittorici sorprendenti. Braida ha esposto presso il Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro, Le Dictateur, Milano, la GAM, Torino, Palazzo Monti, Brescia, Nomas Foundation, Roma. Vive e lavora a Venezia.
BEATRICE MEONI
La pittura di Beatrice Meoni (Firenze, 1960) è caratterizzata da una figurazione minimale in cui il corpo umano e gli oggetti rappresentati si mostrano e si nascondono nello stesso tempo. Dettagli anatomici, suppellettili e ritagli di mondo si alternano vorticosamente sulla superficie, grazie a colori puri, opachi e pastosi, e a un segno scarno e potente che allude in maniera sintetica e silenziosa alla realtà. Meoni ha esposto presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma, il Museo Civico Luigi Varoli, Cotignola (Ra), il Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova, il Museo Arte Contemporanea, Lissone (Mb), il CAMeC, La Spezia, Mars, Milano. Vive e lavora a Sarzana (Sp).
Beatrice Meoni, SCS Atogno bastonato da diavole, 2020, olio su tavola, 152 x 120 cm, courtesy of Cardelli & Fontana, Sarzana, foto Dario Lasagni
Beatrice Meoni, Oggetti solidi, 2017, vista della mostra, Museo di Villa Croce, Genova
Beatrice Meoni, Caduta, 2019, olio su tavola, 100 x 80 cm, courtesy of Cardelli & Fontana, Sarzana, foto Dario Lasagni
Beatrice Meoni, Io dico io, 2021, vista della mostra, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma
Beatrice Meoni, Francesco, 2021, olio su tavola, 150 x 120 cm, courtesy of Cardelli & Fontana, Sarzana
Nazzarena Poli Maramotti, Affettato, 2021, tecnica mista su tela, 50 x 40 cm, courtesy of Z2O Sara Zanin Gallery, Roma, foto Masiar Pasquali
Nazzarena Poli Maramotti, Pratonera, 2021, vista della mostra, A+B Gallery, Brescia, foto Masiar Pasquali
Nazzarena Poli Maramotti, Marina, 2021, ceramica smaltata, 19.5 x 28 cm, courtesy of A+B Gallery, Brescia, foto Masiar Pasquali
Nazzarena Poli Maramotti, Pratonera, 2021, vista della mostra, A+B Gallery, Brescia, foto Masiar Pasquali
Nazzarena Poli Maramotti, Die Heimkehr, 2022, tecnica mista su tela, 100 x 140 cm, courtesy of A+B Gallery, foto Masiar Pasquali
NAZZARENA POLI MARAMOTTI
La ricerca di Nazzarena Poli Maramotti (Montecchio Emilia, 1987) è basata sulla pratica della pittura e, recentemente, sulla ceramica. Il paesaggio e i soggetti vegetali sono ricorrenti nelle sue opere su tela, che sono sovente dotate di una carica sensuale e di un alone di mistero costruiti grazie a un uso conciso del colore, a pennellate fluide e vaporose, e a un gesto pittorico misurato ma vigoroso. Ha esposto presso il Kunstverein Kohlenhof, Norimberga (D), il Zumikon, Norimberga, il Museo Arte Contemporanea, Lissone (Mb), il Museo Medievale, Bologna, Casa Testori, Novate (Mi), Albrecht Dürer Gesellschaft, Norimberga, Dolomiti Contempo. Vive e lavora Cavriago (Re).
CHRIS ROCCHEGIANI
Nelle opere di Chris Rocchegiani (Jesi, 1977) si mescolano linguaggi pittorici e soluzioni esecutive differenti, che spaziano da parti gestuali, informali e sintetiche, a sezioni liriche in cui la forma è scomposta e visivamente aperta. Nelle sue tele elementi figurativi riconoscibili si sovrappongono a parti più libere, silenziose, anarchiche e tormentate. L’artista ha esposto presso il Musée du Château, Mayenne (F), il Museo Civico Fattori, Livorno, La Mole, Ancona, il Palazzo della Farnesina, Roma, il Projektraum 145, Berlino, il Museo Civico Luigi Varoli, Cotignola (Ra), la Pinacoteca di Jesi (An), Cripta 747, Torino. Vive e lavora a Jesi (An).
@chrisrocchegiani
Chris Rocchegiani, Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, 2021, oilstick, olio e grafite su tela, 200 x 240 cm, courtesy of the artist and Galleria Bianconi, Milano
Chris Rocchegiani, Il Telaio, 2021, oilstick, olio, grafite e ricamo su tela, 130 x 195 cm, courtesy of the artist and Galleria Bianconi, Milano
Chris Rocchegiani, Deposizione sinistra, Deposizione destra (dittico), 2019, olio su tela, ciascuno 180 x 150 cm, courtesy of the artist and Galleria Bianconi, Milano
Chris Rocchegiani, Dio ci contava i capelli, 2021, oilstick, olio, grafiite e ricamo su tela, 130 x 195 cm, courtesy of the artist and Galleria Bianconi, Milano
Chris Rocchegiani, Olimpia, 2020, oilstick, olio e grafite su tela, 150 x 200 cm, courtesy of the artist and Galleria Bianconi, Milano
Alessandro Roma, Organizzazione organica di forme, 2015, Mac, Lissone, vista della mostra, courtesy of the artist
Alessandro Roma, Organizzazione organica di forme, 2015, Mac, Lissone, vista della mostra, courtesy of the artist
Alessandro Roma, The eye of the inner leaf, 2020, Keiko Yamamoto Rochaix gallery, Londra, vista della mostra, courtesy of the artist, ph. Alexander Christie
Alessandro Roma, Beyond a frame, 2022, Keiko Yamamoto Rochaix gallery, Londra, vista della mostra, courtesy of the artist, ph. Alexander Christie
Alessandro Roma, Humus, 2011, Mart, Rovereto, vista della mostra, courtesy of the artist
ALESSANDRO ROMA
La pratica artistica di Alessandro Roma (Milano, 1977) è caratterizzata da un approccio multidisciplinare che lo ha condotto a esprimersi attraverso la pittura (su tela, carta, tessuto e muro), la ceramica e il libro d’artista. Nella sue opere elementi visivi floreali e vegetali si combinano a sezioni più libere in cui si percepiscono gli echi figurativi del paesaggio e del mondo animale, dotati di un’inattesa mistica vitalità. L’artista ha esposto presso la Foundation Thalie, Bruxelles (B), il Museo Internazionale delle Ceramiche, Faenza (Ra), il Mart, Rovereto (Tn), la Triennale, Milano,il Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova, il Museo Arte Contemporanea, Lissone (Mb), La Casa Museo Asger Jorn, Albisola (Sv), Marsèlleria, Milano. Vive e lavora a Milano e Faenza.
THOMAS BRAIDA
Thomas Braida, Vinsero grazie alla loro foga, 2021, olio su tavola, 25 x 39 cm, courtesy of the artist and Monitor, Rome, Lisboa, ph. Op-Fot
Thomas Braida, Draghi di cò·mo·do, 2021, olio su tela, 40 x 60 cm, courtesy of the artist and Monitor, Rome, Lisboa, ph. Op-Fot
Thomas Braida, Toblerone World War, 2022, olio su tela di lino, 200 x 340 cm, courtesy of the artist and Monitor, Rome, Lisboa, ph. Op-Fot
Thomas Braida, Mele e kiwi a colazione, 2021, olio su tela, 61.3 x 43 cm, courtesy of the artist and Monitor, Rome, Lisboa, ph. Op-Fot
Thomas Braida, Rissa tra gatti con finale a sorpresa, 2021, olio su tela, 90 x 100 cm, courtesy of the artist and Monitor, Rome, Lisboa, ph. Op-Fot
L’opera di Thomas Braida (Gorizia, 1982) è il frutto di una fantasia iperbolica e di uno stile eclettico che gli consentono di rappresentare le situazioni più disparate con un gusto paradossale e un’ironia spesso evidenziata dai titoli. Nei suoi dipinti – popolati da uomini, animali e personaggi borderline – si mescolano alto e basso senza soluzione di continuità. Vicende personali, cultura popolare ed episodi narrativi ripresi dall’iconografia classica si combinano con risultati narrativi e pittorici sorprendenti. Braida ha esposto presso il Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro, Le Dictateur, Milano, la GAM, Torino, Palazzo Monti, Brescia, Nomas Foundation, Roma. Vive e lavora a Venezia.
BEATRICE MEONI
Beatrice Meoni, SCS Atogno bastonato da diavole, 2020, olio su tavola, 152 x 120 cm, courtesy of Cardelli & Fontana, Sarzana, foto Dario Lasagni
Beatrice Meoni, Oggetti solidi, 2017, vista della mostra, Museo di Villa Croce, Genova
Beatrice Meoni, Caduta, 2019, olio su tavola, 100 x 80 cm, courtesy of Cardelli & Fontana, Sarzana, foto Dario Lasagni
Beatrice Meoni, Io dico io, 2021, vista della mostra, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma
Beatrice Meoni, Francesco, 2021, olio su tavola, 150 x 120 cm, courtesy of Cardelli & Fontana, Sarzana
La pittura di Beatrice Meoni (Firenze, 1960) è caratterizzata da una figurazione minimale in cui il corpo umano e gli oggetti rappresentati si mostrano e si nascondono nello stesso tempo. Dettagli anatomici, suppellettili e ritagli di mondo si alternano vorticosamente sulla superficie, grazie a colori puri, opachi e pastosi, e a un segno scarno e potente che allude in maniera sintetica e silenziosa alla realtà. Meoni ha esposto presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma, il Museo Civico Luigi Varoli, Cotignola (Ra), il Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova, il Museo Arte Contemporanea, Lissone (Mb), il CAMeC, La Spezia, Mars, Milano. Vive e lavora a Sarzana (Sp).
NAZZARENA POLI MARAMOTTI
Nazzarena Poli Maramotti, Affettato, 2021, tecnica mista su tela, 50 x 40 cm, courtesy of Z2O Sara Zanin Gallery, Roma, foto Masiar Pasquali
Nazzarena Poli Maramotti, Pratonera, 2021, vista della mostra, A+B Gallery, Brescia, foto Masiar Pasquali
Nazzarena Poli Maramotti, Marina, 2021, ceramica smaltata, 19.5 x 28 cm, courtesy of A+B Gallery, Brescia, foto Masiar Pasquali
Nazzarena Poli Maramotti, Pratonera, 2021, vista della mostra, A+B Gallery, Brescia, foto Masiar Pasquali
Nazzarena Poli Maramotti, Die Heimkehr, 2022, tecnica mista su tela, 100 x 140 cm, courtesy of A+B Gallery, foto Masiar Pasquali
La ricerca di Nazzarena Poli Maramotti (Montecchio Emilia, 1987) è basata sulla pratica della pittura e, recentemente, sulla ceramica. Il paesaggio e i soggetti vegetali sono ricorrenti nelle sue opere su tela, che sono sovente dotate di una carica sensuale e di un alone di mistero costruiti grazie a un uso conciso del colore, a pennellate fluide e vaporose, e a un gesto pittorico misurato ma vigoroso. Ha esposto presso il Kunstverein Kohlenhof, Norimberga (D), il Zumikon, Norimberga, il Museo Arte Contemporanea, Lissone (Mb), il Museo Medievale, Bologna, Casa Testori, Novate (Mi), Albrecht Dürer Gesellschaft, Norimberga, Dolomiti Contempo. Vive e lavora Cavriago (Re).
CHRIS ROCCHEGIANI
Chris Rocchegiani, Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, 2021, oilstick, olio e grafite su tela, 200 x 240 cm, courtesy of the artist and Galleria Bianconi, Milano
Chris Rocchegiani, Il Telaio, 2021, oilstick, olio, grafite e ricamo su tela, 130 x 195 cm, courtesy of the artist and Galleria Bianconi, Milano
Chris Rocchegiani, Deposizione sinistra, Deposizione destra (dittico), 2019, olio su tela, ciascuno 180 x 150 cm, courtesy of the artist and Galleria Bianconi, Milano
Chris Rocchegiani, Dio ci contava i capelli, 2021, oilstick, olio, grafiite e ricamo su tela, 130 x 195 cm, courtesy of the artist and Galleria Bianconi, Milano
Chris Rocchegiani, Olimpia, 2020, oilstick, olio e grafite su tela, 150 x 200 cm, courtesy of the artist and Galleria Bianconi, Milano
Nelle opere di Chris Rocchegiani (Jesi, 1977) si mescolano linguaggi pittorici e soluzioni esecutive differenti, che spaziano da parti gestuali, informali e sintetiche, a sezioni liriche in cui la forma è scomposta e visivamente aperta. Nelle sue tele elementi figurativi riconoscibili si sovrappongono a parti più libere, silenziose, anarchiche e tormentate. L’artista ha esposto presso il Musée du Château, Mayenne (F), il Museo Civico Fattori, Livorno, La Mole, Ancona, il Palazzo della Farnesina, Roma, il Projektraum 145, Berlino, il Museo Civico Luigi Varoli, Cotignola (Ra), la Pinacoteca di Jesi (An), Cripta 747, Torino. Vive e lavora a Jesi (An).
@chrisrocchegiani
ALESSANDRO ROMA
Alessandro Roma, Organizzazione organica di forme, 2015, Mac, Lissone, vista della mostra, courtesy of the artist
Alessandro Roma, Organizzazione organica di forme, 2015, Mac, Lissone, vista della mostra, courtesy of the artist
Alessandro Roma, The eye of the inner leaf, 2020, Keiko Yamamoto Rochaix gallery, Londra, vista della mostra, courtesy of the artist, ph. Alexander Christie
Alessandro Roma, Beyond a frame, 2022, Keiko Yamamoto Rochaix gallery, Londra, vista della mostra, courtesy of the artist, ph. Alexander Christie
Alessandro Roma, Humus, 2011, Mart, Rovereto, vista della mostra, courtesy of the artist
La pratica artistica di Alessandro Roma (Milano, 1977) è caratterizzata da un approccio multidisciplinare che lo ha condotto a esprimersi attraverso la pittura (su tela, carta, tessuto e muro), la ceramica e il libro d’artista. Nella sue opere elementi visivi floreali e vegetali si combinano a sezioni più libere in cui si percepiscono gli echi figurativi del paesaggio e del mondo animale, dotati di un’inattesa mistica vitalità. L’artista ha esposto presso la Foundation Thalie, Bruxelles (B), il Museo Internazionale delle Ceramiche, Faenza (Ra), il Mart, Rovereto (Tn), la Triennale, Milano,il Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova, il Museo Arte Contemporanea, Lissone (Mb), La Casa Museo Asger Jorn, Albisola (Sv), Marsèlleria, Milano. Vive e lavora a Milano e Faenza.
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